«Se pago Equitalia, resto senza pensione». Invalido si incatena al Comune

Non basta l’invalidità. A tormentare la vita di Angelo Di Giacomo, 38enne di Avezzano, ci si è messa anche Equitalia. Infatti, questa ha “bussato” alla sua porta chiedendo 50.000 euro, senza preoccuparsi che la sua pensione mensile è di soli 270 euro. Così, per attirare l’attenzione delle istituzioni locali sulla vicenda, l’uomo si è incatenato 
davanti al palazzo comunale.
       
 
«Non posso tirare fuori i soldi che mi chiedono»
«Sono invalido civile al 100 per cento, ricevo un’indennità minima, che significa zero prospettive future. Perciò, non sono nelle condizioni di pagare il debito con Equitalia. Chiedo ai signori politici un aiuto serio e concreto di lavoro perché non voglio la pietà di nessuno ma solo la forza di vivere dignitosamente». Accanto ad Angelo Di Giacomo un cartello che racchiude la sua voglia di normalità e riscatto.
 
«Se pago la rata, resto senza pensione. Cos’è, una presa in giro?»
All’origine della somma pretesa dall’Agenzia di Riscossione, una serie di mancati pagamenti causati dalla sua condizione di disoccupato. «Non avendo soldi non sono riuscito mai a estinguere multe, bolli, e altri balzelli. Così, ora il mio debito è lievitato. Equitalia mi ma concesso una rateizzazione, per cui dovrei pagare 260 euro al mese». Insomma, la sua pensione se ne andrebbe quasi per intero.
 
«Noi invalidi non abbiamo diritto a una vita normale e dignitosa come gli altri?»
Di Giacomo non si è mai pianto addosso per la propria condizione. Anzi, ha cercato con tenacia di emanciparsi. «Ho fatto sempre piccoli lavoretti per sbarcare il lunario, grazie soprattutto alla mia famiglia ho un tetto sulla testa e un pasto, ma non ne posso più di una vita così difficile. Voglio un lavoro per poter avere un’indipendenza economica e pagare pure Equitalia». Tre anni fa l’uomo si era candidato alle comunali sperando di poter trovare un’occupazione un po’ più stabile. Invece, aveva ottenuto solo 40 voti e quindi non era stato eletto. «È stata una bella esperienza speravo di riuscire a inserirmi, ma purtroppo senza fortuna».
 
   Foto di Antonio Oddi
 

 

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