Perché i veicoli non italiani sono agevolati in caso di infrazioni?

Romania, Bulgaria, Ungheria. Probabilmente ti è capitato spesso di veder circolare nella tua città auto con targhe straniere. Ti sei chiesto perché? Non dipende soltanto dal numero crescente di immigrati presenti sul territorio, ma anche e soprattutto dal fatto che la mancata immatricolazione in Italia consente di sfuggire a eventuali multe. 
Ti sembra una situazione iniqua? La brutta notizia è che le cose non sono destinate a cambiare, come dimostra una nota del 3 aprile scorso del Ministero dell’Interno (Dipartimento di Pubblica Sicurezza), inerente l’applicazione dell’articolo 193 del Codice della Strada ai mezzi di trasporto immatricolati in altri Paesi dell’Unione Europea e circolanti in modo costante sul suolo italiano. 
Per i veicoli con targa estera, se emessa da uno dei Paesi elencati nell’allegato 1 del Decreto Ministeriale 86/2008, non è necessario dimostrare di essere in possesso di regolare copertura assicurativa. Questi mezzi non sono soggetti agli obblighi previsti dall’articolo 193 del Codice della Strada, e i proprietari non sono tenuti a richiedere documenti italiani, neanche se transitano sul nostro territorio da più di un anno. 
La nota del 3 aprile scorso diramata dal Ministero dell’Interno costituisce la risposta a un quesito posto dal Consorzio Polizia Municipale di Padova Ovest. Nel Nordest sono infatti sempre di più i veicoli circolanti con targa straniera, e, nel caso specifico, il dubbio era sorto in merito alla possibilità di applicare anche a questi mezzi le sanzioni contemplate dal Codice della Strada. 
Il Ministero si è richiamato al principio di copertura presuntiva evidenziato dall’UCI (Ufficio Centrale Italiano), secondo cui non sono applicabili le pene previste dall’articolo 193 neanche nel caso in cui emerga con certezza che il veicolo non sia in regola con la RC Auto. 
Ma a quanto ammonta, in generale, la sanzione da pagare, per chi circola con un mezzo non assicurato? La cifra da versare è di circa 850 euro con annesso sequestro dello stesso; tuttavia, l’importo è diminuito di un quarto se si sottoscrive una polizza entro un mese. Nel caso specifico d un veicolo straniero, anche laddove la multa venga notificata, spesso nessuno si premura di saldarla. Peraltro, in caso di incidente, numerose compagnie dell’Europa orientale rimborsano solo parzialmente il danno, lasciando l’ingrato compito di integrarlo all’UCI.  
Rc Auto: i numeri dei trasgressori
Le controndicazioni annesse all’estrema flessibilità concessa ai veicoli con targa straniera sono facilmente intuibili, se si esaminano i dati di una ricerca recentemente condotta dall’Asaps (Portale della Sicurezza Stradale). I numeri “parlano” infatti di una vera e propria emergenza. I veicoli non assicurati, in Italia, ammontano oggi a 5 milioni (13% del totale circolante), a fronte dei circa 4 milioni (8,7% del numero complessivo) del 2014. 
La regione più indisciplinata risulta essere la Campania: nella provincia di Napoli un veicolo su quattro non è assicurato; a Qualiano e Striano si tocca quota 46-47%, a superarle c’è solo Olderico (49%) in provincia di Vercelli. 
“Il fenomeno, di per sé preoccupante, viene esasperato e accentuato dall’esistenza di migliaia di auto immatricolate all’estero, e che possono transitare sulle nostre strade grazie all’assicurazione virtuale. Per non parlare dei tir provenienti da altri Paesi, e dei mezzi pesanti noleggiati dagli italiani”. Così Giordano Biserni, presidente Asaps. 

Romania, Bulgaria, Ungheria

Targhe_straniere

Probabilmente ti è capitato spesso di veder circolare nella tua città auto con targhe straniere. Ti sei chiesto perché? Non dipende soltanto dal numero crescente di immigrati presenti sul territorio, ma anche e soprattutto dal fatto che la mancata immatricolazione in Italia consente di sfuggire a eventuali multe
 
Ti sembra una situazione iniqua? La brutta notizia è che le cose non sono destinate a cambiare, come dimostra una nota del 3 aprile scorso del Ministero dell’Interno (Dipartimento di Pubblica Sicurezza), inerente l’applicazione dell’articolo 193 del Codice della Strada ai mezzi di trasporto immatricolati in altri Paesi dell’Unione Europea e circolanti in modo costante sul suolo italiano
 
Per i veicoli con targa estera, se emessa da uno dei Paesi elencati nell’allegato 1 del Decreto Ministeriale 86/2008, non è necessario dimostrare di essere in possesso di Rc Auto. Questi mezzi non sono soggetti agli obblighi previsti dall’articolo 193 del Codice della Strada, e i proprietari non sono tenuti a richiedere documenti italiani, neanche se transitano sul nostro territorio da più di un anno
 
 
La nota del 3 aprile scorso diramata dal Ministero dell’Interno costituisce la risposta a un quesito posto dal Consorzio Polizia Municipale di Padova Ovest. Nel Nordest sono infatti sempre di più i veicoli circolanti con targa straniera, e, nel caso specifico, il dubbio era sorto in merito alla possibilità di applicare anche a questi mezzi le sanzioni contemplate dal Codice della Strada.
 
Il Ministero si è richiamato al principio di copertura presuntiva evidenziato dall’UCI (Ufficio Centrale Italiano), secondo cui non sono applicabili le pene previste dall’articolo 193 neanche nel caso in cui emerga con certezza che il veicolo non sia in regola con la RC Auto
 
Ma a quanto ammonta, in generale, la sanzione da pagare, per chi circola con un mezzo non assicurato? La cifra da versare è di circa 850 euro con annesso sequestro dello stesso; tuttavia, l’importo è diminuito di un quarto se si sottoscrive una polizza entro un mese. Nel caso specifico d un veicolo straniero, anche laddove la multa venga notificata, spesso nessuno si premura di saldarla. Peraltro, in caso di incidente, numerose compagnie dell’Europa orientale rimborsano solo parzialmente il danno, lasciando l’ingrato compito di integrarlo all’UCI.  
 

Rc Auto: i numeri dei trasgressori

Le controndicazioni annesse all’estrema flessibilità concessa ai veicoli con targa straniera sono facilmente intuibili, se si esaminano i dati di una ricerca recentemente condotta dall’Asaps (Portale della Sicurezza Stradale). I numeri “parlano” infatti di una vera e propria emergenza. I veicoli non assicurati, in Italia, ammontano oggi a 5 milioni (13% del totale circolante), a fronte dei circa 4 milioni (8,7% del numero complessivo) del 2014
 
La regione più indisciplinata risulta essere la Campania: nella provincia di Napoli un veicolo su quattro non è assicurato; a Qualiano e Striano si tocca quota 46-47%, a superarle c’è solo Olderico (49%) in provincia di Vercelli
 
Leggi anche
 
 
Il fenomeno, di per sé preoccupante, viene esasperato e accentuato dall’esistenza di migliaia di auto immatricolate all’estero, e che possono transitare sulle nostre strade grazie all’assicurazione virtuale. Per non parlare dei tir provenienti da altri Paesi, e dei mezzi pesanti noleggiati dagli italiani”. Così Giordano Biserni, presidente Asaps. 
 
La redazione