Omessi pagamenti IVA e INPS: chi beneficia della sanatoria?

Hai dei conti in sospeso con lo Stato per mancati versamenti? Il decreto sulla delega fiscale ha innalzato le soglie di punibilità, e questo si traduce in una sanatoria dei procedimenti penali già aperti. Vediamo, in dettaglio, come cambiano gli importi suscettibili di reato
 
In caso di omesso pagamento dell’IVA, il tetto  passa da 50 a 250mila euro,. Per quanto riguarda le ritenute invece, la soglia sale a 150.000 euro. Stesso discorso per la cosiddetta dichiarazione infedele (a fronte di un valore d’imponibile evaso inferiore ai tre milioni). L’importo sopra il quale s’incorre in reato è, infine, di 50.000 euro, se si tratta di indebite ritenute per crediti inesistenti.
 
Perciò, i contribuenti che a oggi hanno un procedimento aperto e/o concluso o ancora impugnabile beneficeranno del provvedimento, in applicazione del principio del favor rei. Questo sancisce infatti che, se viene cancellata una norma esistente e sostituita con una più recente, prevale quella più clemente nei confronti del colpevole.