Merlino, sciopero della sete. «La riscossa degli scarafaggi contro Equitalia»

“Befera, gli scarafaggi ti aspettano”. Questa la frase stampata sul bavaglio della donna scesa in piazza a Modena per esprimere la sua solidarietà verso Mauro Merlino, querelato per diffamazione dall’ex presidente di Equitalia. Nel frattempo, l’uomo ha iniziato lo sciopero della sete; quello della fame era  partito 20 giorni fa. 
L’ennesimo atto dimostrativo prende avvio in concomitanza con l’udienza che dovrebbe decidere la sorte di Merlino. Tutto era partito con un video – successivamente cancellato – in cui l’uomo dichiarava che l’Agenzia di Riscossione andrebbe denunciata per “istigazione al suicidio”.
In autunno Equitalia aveva disertato la precedente udienza, e, per tutta risposta, Merlino aveva manifestato con una bara in corso Canalgrande, dicendosi pronto a vendere un rene pur di mantenere la famiglia. 
«Befera non si aspettava che uno “scarafaggio” si ribellasse. Sono come una goccia cinese». Così Merlino.
«Gli “scarafaggi”, invece, sono le persone che cercano di portare il pane a casa  e credono ancora in un’Italia migliore, non governata da chi promette senza mantenere».
«Faccio fatica a stare in piedi, ma non mi muovo e resterò in piedi. Se cadrò mi rialzerò. Se l’udienza dovesse saltare tornerò in piazza». Così Merlino.  «Protesterò fin quando i nuovi dirigenti non esprimeranno un parere e Befera non si presenterà. Ritieni una persona non alla tua altezza? Presentati in tribunale. Dobbiamo dire no all’abuso di potere che in queste situazioni emerge in modo lampante».