Liberi professionisti: finiti i “tempi d’oro”, oggi guadagnano quanto un operaio

Liberalizzazione professioniDentisti, magistrati, architetti. Un tempo bastava – si fa per dire – studiare per avere la quasi certezza di un lavoro all’altezza delle proprie aspettative, anche economiche. Oggi sembrerebbe non essere più così. La liberalizzazione delle tariffe introdotta da Bersani avrebbe infatti abbassato (e di molto) i compensi percepiti dai professionisti.

“A causa di un mercato deregolamentato e di una concorrenza spietata rischiamo spesso di non riuscire neanche a ripagare le spese sostenute. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, a cosa sia servito laurearsi”. I professionisti chiedono quindi la definizione dell’equo compenso: si spera che questo non porti benefici solo al loro portafoglio, ma anche alla qualità del servizio offerto…

 

 

, magistrati, architetti. Un tempo bastava – si fa per dire – studiare per avere la quasi certezza di un lavoro all’altezza delle proprie aspettative, anche economiche. Oggi sembrerebbe non essere più così. La liberalizzazione delle tariffe introdotta da Bersani avrebbe infatti abbassato (e di molto) i compensi percepiti dai professionisti. 
“A causa di un mercato deregolamentato e di una concorrenza spietata rischiamo spesso di non riuscire neanche a ripagare le spese sostenute. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, a cosa sia servito laurearsi”. I professionisti chiedono quindi la definizione dell’equo compenso: si spera che questo non porti benefici solo al loro portafoglio, ma anche alla qualità del servizio offerto…
 
, magistrati, architetti. Un tempo bastava – si fa per dire – studiare per avere la quasi certezza di un lavoro all’altezza delle proprie aspettative, anche economiche. Oggi sembrerebbe non essere più così. La liberalizzazione delle tariffe introdotta da Bersani avrebbe infatti abbassato (e di molto) i compensi percepiti dai professionisti. 
“A causa di un mercato deregolamentato e di una concorrenza spietata rischiamo spesso di non riuscire neanche a ripagare le spese sostenute. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, a cosa sia servito laurearsi”. I professionisti chiedono quindi la definizione dell’equo compenso: si spera che questo non porti benefici solo al loro portafoglio, ma anche alla qualità del servizio offerto…
 
Dentisti, magistrati, architetti. Un tempo bastava – si fa per dire – studiare per avere la quasi certezza di un lavoro all’altezza delle proprie aspettative, anche economiche. Oggi sembrerebbe non essere più così. La liberalizzazione delle tariffe introdotta da Bersani avrebbe infatti abbassato (e di molto) i compensi percepiti dai professionisti. 
“A causa di un mercato deregolamentato e di una concorrenza spietata rischiamo spesso di non riuscire neanche a ripagare le spese sostenute. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, a cosa sia servito laurearsi”. I professionisti chiedono quindi la definizione dell’equo compenso: si spera che questo non porti benefici solo al loro portafoglio, ma anche alla qualità del servizio offerto…
 
Dentisti, magistrati, architetti. Un tempo bastava – si fa per dire – studiare per avere la quasi certezza di un lavoro all’altezza delle proprie aspettative, anche economiche. Oggi sembrerebbe non essere più così. La liberalizzazione delle tariffe introdotta da Bersani avrebbe infatti abbassato (e di molto) i compensi percepiti dai professionisti. 
“A causa di un mercato deregolamentato e di una concorrenza spietata rischiamo spesso di non riuscire neanche a ripagare le spese sostenute. Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, a cosa sia servito laurearsi”. I professionisti chiedono quindi la definizione dell’equo compenso: si spera che questo non porti benefici solo al loro portafoglio, ma anche alla qualità del servizio offerto…