«Lavoro in Italia, ma con lo stipendio di un camionista rumeno»

La crisi ha tanti, differenti, aspetti. Domanda e offerta di lavoro hanno reagito, ciascuna a modo proprio, alle pressioni di un mondo sempre più globalizzato. Così, sempre più spesso, pur di non restare disoccupati, i camionisti italiani devono accettare di essere assunti con contratto rumeno. Il che significa,in concreto, percepire uno stipendio più leggero (2.200 euro netti contro 1.800), e rinunciare a qualunque garanzia e tutela. Niente tredicesima né quattordicesima e neanche indennità di malattia, in caso di bisogno. L’altra faccia della medaglia però, è che molti di loro approfittano della situazione per incassare la busta paga straniera, e richiedere contemporaneamente la disoccupazione in Italia.

 
 
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