Italiani sempre più poveri e sfiduciati. Ecco l’eredità della crisi

Una famiglia su quattro è in gravi difficoltà economiche. Sempre più persone faticano ad arrivare a fine mese, e aumentano i giovani rassegnati all’assenza di prospettive. Questo il quadro emerso dal periodico Rapporto della Caritas e dal documento Noi Italia dell’Istat. 
 
Peggiora la qualità della vita 
Nel 2013 circa 10 milioni di italiani si trovavano in condizioni di povertà relativa, in quanto avevano consumi inferiori alla soglia di sussistenza (16,6% della popolazione). A questi se ne aggiungevano altri 6 milioni sprofondati nella povertà assoluta (7,9%). La situazione era ancora più grave nel 2012, in quanto coinvolgeva quasi il 25% delle persone. 
Inoltre, nei sette Paesi “deboli” (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania e Cipro) il rischio di esclusione sociale è in media al 31%, a fronte del 24,5% su base europea.
 
Le attività di Caritas sul territorio
«In Italia la nostra azione si esplica attraverso 1.148 progetti anticrisi. Dal 2010 ad oggi gli interventi diocesani risultano raddoppiati (+99%)». Inoltre, circa il 40% dei contributi del Fondo Straordinario avviato nel 2013 da Caritas sono stati utilizzati per integrare il reddito delle famiglie. Un terzo, invece, è stato destinato all’acquisto di beni di prima necessità. 
 
Per i giovani il futuro è buio
Nel nostro Paese sono due milioni e mezzo i ragazzi di età compresa tra 15 e 29 anni che non studiano né lavorano. I Neet, come vengono definiti, costituiscono il 26% degli under30. In Europa, solo la Grecia ha percentuali più alte delle nostre (28,9%). 
 

 

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