Eredita tre debiti ma si salva grazie all’autotutela

A volte donazione fa rima con dannazione. A farne le spese, stavolta, è stata una donna di Roseto degli Abruzzi, che mesi fa si è vista richiedere circa 2.000 euro dalla So.Ge.T. (Società di Gestione Entrate e Tributi), tra bolli moto arretrati, Tarsu e irrigazione terreni. Il tutto, senza possedere il veicolo in questione, e neanche una casa con giardino. 
 
L’unica “colpa” della donna era stata aver ricevuto in donazione un immobile, la cui proprietaria non aveva alcun debito. Ad averne, invece, era il marito defunto. Qualificata come erede dall’ente riscossore, la contribuente è stata quindi chiamata in causa direttamente. Ad aiutarla a ottenere la cancellazione dell’importo “dovuto”, l’avvocato Daniele Contrisciani, che si è appellato alla facoltà di autotutela prevista dalla Legge di Stabilità del 2012.
 
«Questa legge permette di inviare un’istanza all’ente riscossore che, se motivata e supportata, gli vieta di procedere ad atti esecutivi e gli impone di sentire gli enti creditori al fine di annullare tutta la procedura e liberare il contribuente da debiti non dovuti e da tanta ansia». Per scongiurare l’incubo in cui la donna rischiava di piombare, è stato necessario documentare l’avvenuta donazione e l’assenza di legami di parentela con il debitore defunto.
 

 

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domanda su autotutela

Entro quali limiti di tempo si può avviare una procedura di autotutela?

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