Come non farsi pignorare il conto corrente. Alcuni trucchi

Il conto corrente per debiti verso Equitalia o altri creditori può essere pignorato.

Ecco alcuni trucchi che possiamo attuare per evitare che i nostri risparmi o lo stipendio/pensione possano essere persi.

Lasciare il conto corrente a zero

Portare il conto a zero, o addirittura in rosso di qualche euro. 
Il creditore che pignorerà il conto non troverà nessuna possibilità di poter prendere soldi. 
Se si ha un fido, o una qualche forma di linea di credito, conviene utilizzarla tutta. 
Ovviamente, in questo caso, si dovranno pagare interessi passivi alla banca, ma se il conto resterà sempre in saldo negativo nessuno potrà pignorare niente.
 

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Pro e contro

Pro - al creditore resta solo un pignoramento a vuoto
Contro - la nostra reputazione nei confronti della Banca verrà compromessa. Quindi ci verranno negati futuri prestiti.
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Cointestare il conto ad un familiare

In questo caso potrà essere pignorato solo il 50% del saldo attivo. Infatti il conto corrente co-intestato rientra tra i beni comuni indivisi, il cui pignoramento può avvenire solo tramite un giudice che dovrà accertare la relazione tra i co-intestatari.
 

Aprirsi un conto corrente B

In caso di annunciato pignoramento, conviene affrettarsi ad aprire un conto corrente in un'altra Banca, o meglio alle Poste.
In questo modo i futuri stipendi, pensioni o altre forme di entrate saranno salve.
Questo perché il creditore non conosce i dati del nuovo conto corrente, e se aperto alle Poste, la ricerca sarà quasi impossibile. 
La condizione essenziale per pignorare un conto corrente è che il creditore, o Equitalia, ne sia a conoscenza tramite precedenti transazioni, come assegni versati o bonifici ricevuti. Se si apre un nuovo conto corrente, il creditore non è a conoscenza, quindi non potrà procedere al pignoramento.
 

Pignoramento dello stipendio o pensione

Sebbene il codice civile preveda che stipendio e pensione sono pignorabili solo per il 20%, è ormai noto che la giurisprudenza si è orientata a considerare le somme interamente pignorabili da quando entrano nel conto corrente.
 
Questo approccio, correlato con l’obbligo di versare in un conto gli stipendi e le pensioni oltre i mille euro svuota di fatto la normativa del codice civile.
Per dimostrare che i soldi che arrivano sul conto sono derivanti dal solo stipendio, o dalla sola pensione – e riuscire così a ottenere il pignoramento per solo 1/5 del valore totale – il dipendente o il pensionato devono dimostrare al giudice che, all’attivo del conto, vi confluiscono solo la pensione o lo stipendio. 
 
In tal caso, è possibile far applicare la regola generale in base alla quale la pensione o lo stipendio non possono essere pignorati fino al minimo vitale (525,89 euro) e, per la residua parte, solo nei limiti di un quinto. Il nostro consiglio in questo caso è dunque di non movimentare il conto se non attraverso la pensione o lo stipendio [1].
[1] Cass. sent. n. 4327 del 29.04.1999; Cass. sent. n. 8758/1993.
 

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La redazione